Se sei alla ricerca di modi per migliorare le tue attività di marketing e massimizzare i tuoi sforzi, allora la marketing automation e le sue best practice sono quello che stai cercando.
Grazie a queste tecniche puoi migliorare i tassi di conversione, eliminare le attività manuali e aumentare la fedeltà dei tuoi clienti.
Tuttavia, per ottenere i massimi vantaggi dall’automazione del marketing, è importante utilizzarla correttamente.
Non è raro che aziende e marketer provano ad implementare queste tecnologie, ma le performance siano sotto la media per un’implementazione scorretta.
Questo è il motivo per cui è importante seguire le buone pratiche di automazione del marketing.
E sono fondamentali per far sì che la tua sia una strategia di successo.
Andiamo a vederle!
- Perché delle best practice per la marketing automation
- 1. Pianifica in anticipo la tua strategia di marketing automation
- 2. Monitora e fai test costantemente
- 3. Personalizza con i dati a disposizione, ma senza esagerare
- 4. Automatizza comunicazioni e processi
- 5. Integra i tuoi software per avere più informazioni a disposizione
- 6. Crea delle buyer persona e segmenta
- 7. Pensa in anticipo alle eventualità e datti degli standard sul naming
- 8. Crea una mappa dei customer journey
- 9. Automatizza il lead management e la progressione nel funnel
- Cosa me ne faccio delle best practice di marketing automation?
Perché delle best practice per la marketing automation
Come tutte le cose va presa per fasi e dovresti evitare di andare da 0 a 100 in poco tempo, in questo modo vedresti aumentare esponenzialmente la confusione nel tuo business.
Implementa il tutto a poco a poco, partendo dalle automazioni più semplici e nel tempo costruirne di nuove mentre ottimizzi quelle già attive, con i dati a disposizione.
Inoltre dovresti seguire le buone pratiche del settore, prioritizzando quelle che ti possono dare i maggiori risultati, il famoso 20/80.
Solo pensare che, a dire di HubSpot, “solo” inviare email rilevanti porta a produrre ritorni 18 volte maggiori rispetto a chi non lo fa ti può fare capire l’importanza anche di seguire queste poche regole.
Usare le best practice delle automazioni del marketing ti porta a:
- Risparmiare tempo e aumentare la produttività.
- Aumentare la personalizzazione nelle tue azioni di marketing.
- Tenere sotto controllo facilmente i KPI e raggiungere i risultati.
- Aumentare l’engagement con la tua audience.
- Ridurre l’errore umano e le dimenticanze.
- Aumentare le vendite del tuo business.
Se vuoi conoscere gli errori più comuni ed evitarli puoi dare una sbirciata anche a questo articolo dove ho analizzato i più frequenti.
Ma ora andiamo a vedere alcune best practice che ti consiglio di seguire, indipendentemente dal tuo settore.
1. Pianifica in anticipo la tua strategia di marketing automation
Creare una strategia per la marketing automation e pianificare con anticipo le tue campagne può essere la chiave del successo del tuo marketing.
Qui è importante prendersi il tempo necessario per sviluppare una strategia che si adatta alle sesigenze specifiche della tua organizzazione e senza arrivare all’ultimo minuto.
La chiarezza nel definire i KPI e la tua strategia è importante anche per avere chi lavora con te, in modo da andare tutti nella stessa direzione.
Alcuni degli step necessari per costruire una strategia sono la definizione degli obiettivi, analizzare l’audience, pianificare le azioni e scegliere lo strumento da adottare.
Assicurati che le persone coinvolte dal progetto e che utilizzano questi software, hanno le conoscenze adeguate per essere efficaci nel loro lavoro.
Se vuoi approfondire, clicca qui per scoprire come creare una strategia di marketing automation.
2. Monitora e fai test costantemente
Una grande rivoluzione portata dal marketing digitale è la possibilità di tracciare l’efficacia delle nostre campagne.
Infatti altra best practice nella marketing automation è quella di creare dashboard e report per monitorare le prestazioni di campagne e automazioni.
Una reportistica adeguata e funzionale ti consente di misurare l’efficacia delle tue azioni di marketing in base a criteri come il ROI, le aperture, i clic, il CAC,…
Inoltre, i report ti offrono informazioni sui canali di marketing che performano meglio, i pattern e le preferenze della tua audience.
Queste informazioni ti possono essere utili per modificare le strategie esistenti e svilupparne di nuove per massimizzare l’efficacia del tuo marketing.
Riprendendo il punto precedente, per avere una reportistica funzionale devi aver definito chiaramente gli obiettivi e KPI vuoi monitorare.
Quindi imposta le automazioni senza dimenticarti di controllare le performance periodicamente, soprattutto nei primi tempi, e di fare continui AB test per fare nuove scoperte sulla tua audience.
3. Personalizza con i dati a disposizione, ma senza esagerare
Personalizzare i contenuti in base al profilo dei tuoi contatti è uno dei motivi per cui dovresti utilizzare la marketing automation.
Usando i dati raccolti puoi personalizzare il contenuto per la tua audience in base a interessi, comportamenti e preferenze.
Personalizzare i contenuti in base al profilo degli utenti ti consente di creare esperienze più coinvolgenti per i tuoi contatti, aumentando così le possibilità di convertirli in clienti.
Una best practice nella marketing automation è quella di segmentare la tua audience in base alle esigenze e quindi alla buyer persona che hai costruito.
Segmentando i clienti in base a interessi e comportamenti, puoi creare campagne di marketing più efficaci che mirano a raggiungere il tuo target specifico.
In questo modo puoi utilizzare queste informazioni anche per creare contenuti costruiti sui loro interessi, desideri e domande frequenti.
4. Automatizza comunicazioni e processi
Anche se in genere si pensa solo all’email marketing, con la marketing automation puoi automatizzare molto di più.
Infatti un’altra best practice può essere collegata all’automatizzare il possibile, in base alla funzionalità del software che hai adottato.
È importante assicurarti che i processi delle campagne o dei task che vuoi automatizzare vengano già gestiti in modo efficiente.
Quindi un consiglio è quello di ottimizzare prima le attività, e poi creare delle automazioni sulla base di queste.
Grazie a queste automazioni puoi ridurre l’errore umano e togliere a te o ai tuoi collaboratori tutti quei task noiosi che non ti portano valore aggiunto.
I maggiori benefici sono legati alla maggior personalizzazione e efficienza delle comunicazioni, che arrivano nel momento giusto, senza aspettare l’intervento umano.
Concludendo questo paragrafo voglio farti riflettere sull’enorme beneficio di avere più tempo per migliorare il tuo business, ottimizzando l’esistente e pensando a nuove strategie per crescere.
5. Integra i tuoi software per avere più informazioni a disposizione
L’integrazione della marketing automation con i sistemi sistemi che utilizzi in azienda è una cosa molto importante.
Questa è una best practice fondamentale per far funzionare al meglio la marketing automation e sfruttare tutte le potenzialità.
In questo modo, puoi utilizzare tutti i dati che hai in azienda a riguardo di prospect e clienti, anche nelle automazioni.
Un sistema di marketing automation di successo deve essere in grado di usare tutti i dati che possono tornare utili, quindi devi cercare di integrare i sistemi che ne hanno.
L’ideale sarebbe avere più dati possibili, come quelli dal tuo sito web, le app, gli SMS, le notifiche push, il CRM, la piattaforma che usa il support, i sistemi di analisi dei dati,…
Le integrazioni ti consentono di raggiungere una maggiore efficienza nell’utilizzo della marketing automation.
In questo modo, anche le diverse aree del business possono concentrarsi sulle attività che creano valore e strategie per migliorare i risultati, potendo usare tutti i dati aziendali sul cliente.
Questo si materializza, ad esempio, quando i venditori sanno quali sono le lead più interessate e interessanti grazie al lead scoring.
Oppure accorgerti che un cliente sta utilizzando poco il tuo servizio e far partire una serie di email per riattivarlo, più aprire un task al customer service per contattarlo e fare caring.
Le possibilità in questo senso sono tantissime, continua a sperimentare!
Nel caso ti servisse qualche idea sulle automazioni, ho scritto questo articolo per ecommerce e qui delle altre adattabili ad ogni business.
6. Crea delle buyer persona e segmenta
La creazione delle buyer persona sono una delle fondamenta per utilizzare la marketing automation, senza queste rischi di non avere una direzione.
Le buyer persona, in poche parole, sono gli identikit dei tuoi clienti ideali, che ti consiglio di inserirle in documenti condivisi e rivederle periodicamente.
È best practice crearle ed usarle perché ti aiutano a comprendere più chiaramente la tua audience, creare messaggi e contenuti che gli possano essere utili.
Infatti le devi utilizzare per farti guidare nella costruzione dei tuoi messaggi, lo sviluppo dei tuoi prodotti o servizi.
In questo modo fai sì che siano perfetti per risolvere le problematiche che hai individuato dai tuoi studi e ricerche.
Puoi capire anche i canali che utilizzano di più, le loro aspirazioni, paure, frustrazioni,… il che ti porta ad avere una comunicazione più mirata.
Quindi grazie alle buyer persona puoi aumentare la qualità dei lead nel mentre aumenti anche il conversion rate.
Se vuoi approfondire questo argomento e scoprire come creare una buyer persona ti consiglio questo articolo.
7. Pensa in anticipo alle eventualità e datti degli standard sul naming
All’inizio della mia esperienza nella marketing automation non ci facevo caso, ma con il passare del tempo ed il maturare dei progetti è una delle prime cose che salta all’occhio.
Il problema di ritrovare una mail, una campagna, un’audience utilizzata qualche tempo fa,… e così via, diventa sempre più grande con il passare del tempo.
Quindi, darti una convenzione per dare un nome alle varie cose può aiutarti, sia a non confonderti tra liste, sia asset che vuoi ritrovare per fare analisi, come email, landing,…
Un naming semplice che puoi utilizzare potrebbe essere FaseJourney-NomeFlusso-EmailN, che in un esempio concreto diventerebbe Awareness-Welcome Serie-Email 1.
In questo modo puoi ritrovare sempre quello che cerchi, evitando errori e il bisogno di cercare tra le tante cose fatte, sprecando tempo prezioso.
Soprattutto se lavori in un team, i tuoi collaboratori e chi arriva dopo di te, ti ringrazieranno per questo.
PRO TIP: in alcuni software puoi taggare i vari elementi o raggrupparli in cartelle, ti consiglio di utilizzare anche queste funzionalità se le trovi utili 😉
8. Crea una mappa dei customer journey
Avere bene sott’occhio le automazioni in cui passano i tuoi contatti nelle varie fasi del customer journey che hai pensato è essenziale.
Questi possono essere sia un flussi disegnati in Miro o Funnelytics, sia documentati all’interno di un foglio di calcolo o anche in una tabella in Notion.
Inizialmente mi capitava di sbattermi molto per disegnare i flussi che, per forza di cose, cambiavano rapidamente data la mia propensione a sperimentare, da buon growth marketer.
Quindi con il tempo ho capito che, per me, è meglio utilizzare un foglio di calcolo molto semplice dove scrivo le fasi dei journey, i flussi attivi in ognuna, lo scopo,…
Con questa modalità puoi trovare un compromesso tra il disegnare tutti gli step dei flussi e la comodità di vedere facilmente lo stato delle tue attività.
In questo modo ti è semplice rivedere i flussi quando sono da ottimizzare o vuoi aggiungere nuove automazioni perchè ci si è notata di un’area di miglioramento.
9. Automatizza il lead management e la progressione nel funnel
Con automatizzare la progressione dei lead intendo avere dei processi automatizzati, che assegnano ad esempio dei tag, per aiutarti a riconoscere in quale fase è un contatto.
Ovviamente dev’essere fatto successivamente alla creazione dei customer journey per le tue buyer persona.
Solitamente la progressione è basata su azioni ed engagement del contatto.
In questo modo, dagli strumenti di reporting puoi vedere in che punto del funnel sono arrivati i tuoi lead, dove ci sono colli di bottiglia o intoppi nel percorso che hai disegnato.
Inoltre ti aiuta a far inviare i messaggi giusti ai tuoi contatti, come nel caso siano appena entrati nella tua newsletter ma facciano azioni che indicano che sono pronti all’acquisto.
Grazie alle automazioni, in questi casi puoi inviare comunicazioni già per vendere, velocizzando la chiusura della vendita.
Così i tuoi messaggi saranno sempre rilevanti per i tuoi contatti rispetto al tipico ciclo di vendita, personalizzandoli in base alla fase in cui si trovano.
Cosa me ne faccio delle best practice di marketing automation?
I suggerimenti principali che hai letto parlano di definire obiettivi chiari, analizzare e conoscere l’audience, utilizzare dashboard e report, fare AB testing e personalizzare i contenuti.
Ed ora che abbiamo finito con le best practice di marketing automation?
Dovresti aver intuito che se fai marketing automation, indipendentemente dal tuo settore, sono buone pratiche da tenere a mente.
I software per le automazioni sono uno strumento potentissimo per mantenere e crescere la relazione con i tuoi contatti, che siano clienti o semplici lead.
Certamente da soli non ti assicurano dei risultati, ma ci vuole una solida strategia di marketing automation alla base, test e continue ottimizzazioni.
Poi, seguendo correttamente le best practice, puoi risparmiare tempo evitando errori e raggiungere i tuoi obiettivi di marketing più velocemente.
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Un abbraccio,
Daniele